Reflessologia plantare

La miglior definizione che posso trovare per la “reflessologia plantare” è “terapia complementare o forma di medicina non convenzionale che completa le metodiche di trattamento tradizionali”.

La riflessologia plantare, che trae spunto dalla medicina tradizionale cinese antica, è, sostanzialmente, una forma di massaggio (o, più precisamente, una forma di microstimolazione) che, attraverso particolari stimoli e compressioni che vengono effettuati su determinate zone di mani e piedi (le cosiddette zone riflessogene).

La riflessologia plantare fa parte di quel gruppo di terapie denominate terapie olistiche, ovvero quelle terapie che considerano l’uomo nella sua unione di corpo, mente, emozioni e spirito.

I piedi sono ricchi di terminazioni nervose che il reflessologo stimola con piccole pressioni del pollice.

La reflessologia è quindi una tecnica manuale che agendo sul piede consente alla persona di ritrovare il proprio equilibrio psicofisico.

La reflessologia non ha alcuna contro indicazione e si può applicare su tutte le generazioni, dai bimbi molto piccoli agli anziani, ma soprattutto deve essere sempre un professionista del settore a praticarla; per questo credo davvero in una preparazione continua e professionale.

Il trattamento reflessologico non può costituire attività medica od alternativa ad essa. Non sono trattamenti terapeutici e/o fisioterapici. Il reflessologo opera esclusivamente con digitopressioni su punti riflessi localizzati in zone specifiche, stimolando le capacità autoenergetiche di benessere del corpo stesso. Il reflessologo si astiene dal formulare qualsiasi tipo di diagnosi perchè questo atto è di pertinenza della professione medica cui lo Stato riconosce la cura della salute del cittadino.

Vedi anche:

Storia della Reflessologia

La Reflessologia Moderna

Sviluppi sui piedi