Allergia. L’organismo si ribella e schiera le sue sentinelle

Questo articolo è scritto dal dott. Donato Virgilio (medico, omeopata, fitoterapeuta) ed è presente nel n.1 di marzo 2011 della rivista RO Reflessologia Oggi trimestrale di cultura e tecniche del benessere.

Allergia: che bella parola, e quanti significati assume! Ma ciascun significato ha sempre lo stesso denominatore comune, contrassegnato da una qualsiasi forma di rigetto, rifiuto, da parte dell’allergico nei confronti dell’allergene. Troviamo così chi è allergico ai pollini, chi alle fragole, chi alla cioccolata ecc. e sempre la reazione è la stessa: una forma di sofferenza, fisica o relazionale, che porta a tenere le distanze con la causa del malessere. Come nasce questa reazione? L’allergia rappresenta un meccanismo del nostro corpo che si attiva ogni qualvolta si entra in contatto (più o meno fisico) con un “qualcosa” che -a torto o a ragione- viene riconosciuto come incompatibile e determina una risposta difensiva da parte dell’organismo. Ma andiamo per gradi.

Ogni essere vivente ha ben impressi nel suo profondo dei meccanismi comportamentali e fisiologici istintivi, che fanno parte del concetto stesso di vita; tra questi il più elementare è l’istinto di sopravvivenza, autentico motore basilare del nostro esistere.
Talmente basilare che la Natura ha sviluppato tutta una serie di competenze di fondo di cui tutti siamo dotati, attive già dai primi mesi di vita fetale. Nel corso dell’evoluzione del regno animale, l’asse portante di queste competenze è stato identificato in un sistema organico sempre più complesso ed altamente specializzato, il Sistema Immunitario.

Nell’Uomo, tale sistema è composto da due parti, delle quali una – la più carica, che condividiamo anche con gli invertebrati – denominata Immunità Aspecifica, si avvale dell’opera di cellule e altre sostanze che hanno il compito di eliminare “fisicamente” tutto ciò che non ha, diciamo così, il marchio di fabbrica dell’individuo cui appartengono.

Questa azione è piuttosto grossolana, lenta, con risposta di basso livello ed inadatta a fronteggiare rapidamente le situazioni critiche; è vero che è subito attiva e mantiene il suo livello operativo ottimale per tutta la vita, ma produce effetti subito visibili: febbre, catarro; tanto catarro, ma tanto davvero: la costante dei bambini piccoli…Ma contemporaneamente comincia a mettersi in moto l’altra sezione dello stesso sistema, denominata Immunità Specifica o Acquisita, sviluppatasi circa due miliardi di anni fa con i primi vertebrati. In cosa consiste? Apparentemente l’uovo di Colombo: memorizzo i dati delle situazione pericolose e sviluppo delle armi di difesa specifiche di cui tenere sempre pronti cli schemi operativi; ovviamente organizzo il Sistema in elementi dotati di compiti specifici (sentinelle, messggeri, catene di montaggio per armi, mezzi di trasporto rapido, raccolta e smaltimento rifiuti) in modo da intervenire con la massima tempestività e rapidità.

Semplice vero? Vero.

Sapete quanto ci mette questo sistema ad essere pienamente operativo? Dai 5 ai 7 anni, guarda caso più o meno quando il giovane essere umano passa dall’asilo alle elementari: e calano le “malattie”…

In realtà non cala un bel nulla, i rischi sono gli stessi per Carlo che ha 2 anni e vive con il fratello Antonio che ne ha 11: sono le reazioni di Antonio molto più rapide perchè ormai strutturate e pienamente efficienti. E’ come andare da Milano a Roma in carretto (ci metti due giorni e arrivi distrutto) piuttosto che in treno (ci metti qualche ora ed arrivi fresco come una rosa, FS permettendo…). Cos’è che cambia? Lo strumento. Stop. Ma è per questo che dobbiamo tenere lo strumento – Sistema Immunitario – efficiente e brillante, sollevandolo da un surplus di lavoro gratuito che rischia solo di ingolfarlo ed “invecchiarlo” precocemente, esponendolo ad errori operativi talvolta dai gravi effetti collaterali.

GLI ELEMENTI ALLERGIZZANTI

Ci si riferisce all’eccesso di tossine (alimentari, ambientali, atmosferiche, etc.) con cui entriamo in contatto quotidianamente, oltre ai noti virus, funghi e microbi vari ed assortiti che – paradossalmente- sono meno rappresentati degli agenti tossici suddetti.
Tutto questo superlavoro espone il Sistema Immunitario agli straordinari, e si sa che quando si esagera con gli straordinari si possono commettere errori, a volte anche gravi, specie se l’organismo è dotato di troppa energia: se sono portate a commettere errori le cellule sentinella identificano come pericolose più sostanze come i pollini, gli acari, coloranti, conservanti, farmaci… insomma di tutto.

Le armi immunitarie si chiamano Immunoglobuline funzionano piuttosto bene, direi; ce ne sono più tipi (come qualsiasi esercito che si rispetti) e nella battaglia contro i presunti “cattivi” di solito vengono impiegate quelle dette A (le pistole?) oppure E (i cannoni). Ovviamente gli effetti saranno diversi: andiamo dalle intolleranze (immunoglobuline A) alle allergie vere e proprie (immunoglobuline E, per gli intimi: IgE).

LA REAZIONE

Gli effetti della battaglia (nota bene: sempre determinata dalle miopia delle sentinelle, non da altro) saranno proporzionali alle forze in campo.
Le IgE sono dei potenti attivatori di reazioni di difesa, chiamando in causa una serie di sostanze (citochine, prostaglandine, leucotrieni, soprattutto istamina ed altre ancora) responsabili dei sintomi evidenti: rossore cutaneo, edema, spasmo bronchiale, asma, colite, raffreddore, congiuntivite, etc: i classici sintomi delle allergie.

La localizzazione della reazione sintomatologica potrà poi variare da persona a persona, o in relazione alla sede del contatto, o in base a certe debolezze d’organo proprie della costituzione biotipologica del soggetto (es: dermatiti per i sulfurici, asma per i fosforici, colite per i carbonici, e così via).

La diagnosi apparentemente facile. Un esame del sangue svela la presenza delle armi col mirino starato (le IgE) e ci si comporta di conseguenza: gli antiistaminici o il cortisonico nella medicina tradizionale; riequilibratori del Sistema Immunitario in fitoterapia (Ribes Nigrum, Uncaria Tomentosa, Manganese).

CONCLUSIONI

[…] In medicina naturale la tendenza di fondo non è eliminare o mascherare un sintomo, ma ridurre l’impatto delle cause determinanti. Prima causa determinante è mettere le sentinelle in grado di svolgere bene il proprio lavoro, evitando di riversare loro addosso una marea di lavoro difficile da smaltire. Qui si gioca la vera partita contro le allergie: sull’igiene di vita.

Igiene alimentare, igiene ambientale, igiene farmacologica.

R-I-E-Q-U-I-L-I-B-R-I-O : la strategia fondamentale, sull’esterno e all’interno dell’organismo.

E questo attraverso un’opera di drenaggio specifica per il livello di “intossicazione” sofferta dall’individuo. Già, l’individuo: quanto di più dimenticato e sottovalutato dalla medicina tradizionale, ovvero il singolo; ecco perchè in Medicina non Convenzionale otteniamo risultati sempre più brillanti su queste patologie.

Perchè poniamo attenzione alla singolarità della persona e ci muoviamo in parallelo alle sue prerogative e possibilità di risposta.

La natura offre molto; oltre a Ribes, Uncaria e manganese per il Sistema Immunitario, abbiamo fitoterapici per il settore intestinale (Noce Nero, Rosmarino, Tarassaco), per il Fegato (Ginepro, Cardo, Bardana), per il Polmone (Carpino, Astragalo, Elicriso), per la Cute (ancora il Noce o il Cedro). Ottima l’Omeopatia, per un’azione più complessiva sul soggetto.

Altrettanto valide le tecniche di contatto (Reflessologia, Agopuntura).

Il tutto per portarci a riflettere su una questione di fondo: siamo noi i responsabili delle patologie allergiche, soprattutto incrementando il tasso di inquinamento globale del nostro habitat.

Ma anche obbligando l’organismo a ritmi di operatività quotidiana esagerati, spesso superiori alle possibilità oggettive dell’individuo. Questo porta ad un maggiore livello di allarme e ad una più alta necessità di autodifesa. Su questo sbilanciamento tra richiesta di prestazioni e disponibilità energetiche si gioca la partita a scacchi tra Aggredito, Aggressore e Presunto-Aggressore: occhio, perchè a lungo andare spareremo sempre su Croce Rossa e San Vincenzo, e sempre meno su barbari e terroristi.

Ai posteri l’ardua sentenza.